Sono nelle profondit pi minute del tessuto dello spazio

2015 marzo

Ho letto di recente Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, un libro che vi consiglio di leggere e di regalare ai vostri ragazzi perch aiuta a comprendere la finitezza dell e delle possibilit umane. Si, perch se pensiamo a ci che la Terra, e noi che l rappresenta nell spazio, ci rendiamo conto di come sia importante relativizzare ci che accade attorno a noi per concentrarci di pi e meglio sulle relazioni tra noi e gli altri. Per moncler donna migliorare le relazioni tra noi e gli altri.

Questi pensieri mi hanno accompagnato per tutta la lettura del bel libro di Rovelli, soprattutto quando l mi ha fatto vedere con occhi nuovi, anche graficamente, la rappresentazione della Terra nell vuoto che l Quando vedi questo vuoto e provi a posizionare la Terra in questo vuoto ti rendi conto che per il resto della tua vita non potrai che porti solo domande senza aspettarti risposte risolutive ai tuoi dubbi. E che nuove domande non potranno che nascere dall della bellezza di ci che ci circonda e dalla qualit delle relazioni umane che saremo capaci di stabilire tra noi essere umani.

Penso a questo sempre pi di frequente, soprattutto quando si avvicina la ricorrenza della morte di una persona a cui ho voluto bene o che mi ha regalato emozioni e gioie, facendomi vivere attimi indimenticabili. Oggi uno di quei giorni. Oggi il 30 marzo ed esattamente tre anni fa moriva Franco Mancini.

Franco Mancini aveva quarantatr anni ed era l dei portieri del Pescara di Emana. Tutti lo chiamavano Manio, anche chi non lo conosceva di persona, con una sorta moncler bambino outlet di familiarit che solo i personaggi noti e amati riescono a stabilire tra se e chi non conoscono.

Era un venerd e ci saremmo dovuti incontrare con le nostre famiglie per un appuntamento che rimandavamo gi da qualche tempo.

Franco Mancini aveva ritrovato, da due anni, sulla sua moncler saldi uomo strada professionale quello che si pu definire il piumini moncler uomo suo mentore ZdenkZeman. L che aveva contribuito a trasformare il fornaretto di Matera nell Higuita dei Sassi. E Franco aveva ripagato l che aveva gli aveva affidato le chiavi della porta di Zemanlandia, reinventando il ruolo del portiere. Mancini, dotato di una forza esplosiva nelle gambe che lo faceva essere molto reattivo tra i pali, divent il quinto uomo moncler outlet online uomo della difesa a quattro del tecnico di Praga, giocando a ridosso dei centrali della difesa schierata sempre molto alta da Zeman. Per i tifosi era insieme un tormento e uno spettacolo. Un tormento perch con quella difesa cos alta e un portiere moncler uomo che giocava come difensore aggiunto avevi la sensazione che ogni azione avversaria poteva trasformarsi in gol. Uno spettacolo perch ogni intervento del Mancio non era mai banale come quel sombrero a Marco Van Basten che resta una delle pi belle interpretazioni del ruolo che proprio lui aveva importato in Italia.

I tifosi in quegli anni cantavano Al Mancini al al Al Mancini al Al Mancini al, al Al Mancini al Tutti insieme, dedicando questo coro, a pi riprese anche nel corso della stessa partita, a un portiere in un tempo in cui i cori erano riservati solo ai grandi attaccanti. Un motivo che ho cantato anch tante volte e che mi ritorna in mente tutte le volte che ripenso a Franco Mancini.

Ricordo esattamente ci che successe quel venerd di tre anni fa. La telefonata a Chiara, la moglie di Franco, nella speranza di avere una smentita, e la corsa verso casa sua a Pescara. Lo sguardo perso nel vuoto di Zeman, il silenzio irreale di una citt che stava vivendo uno dei pi bei momenti della sua storia sportiva. La follia di giocare la partita contro il Bari il giorno successivo. Fu un dolore improvviso e grande.

Cos come ricordo un bell allo stadio di Pescara, qualche mese pi tardi, con Chiara, Francesco e Alessandro, i figli di Franco. Stavo completando il libro sul Pescara di Zeman e dovevo scegliere le foto di Franco per il libro. Ho voluto condividere questo momento con la sua famiglia e volevo che fossero proprio loro a validare la scelta. Ricordo bene il sorriso di Alessandro, la maturit di Francesco e la tenerezza di Chiara quando scegliemmo le foto. Mi regalarono un momento di grande intimit che conservo e conserver per sempre nel mio cuore.

Scegliemmo due foto, una per il capitolo a lui dedicato e una per l Due scatti in cui Franco sorride con sorrisi diversi. Sornione e coinvolgente il primo, solare e con gli occhi pieni di gioia il secondo. Espressioni tipiche del Mancio, uomo dall gentile che amava Bob Marley e la sua musica che suonava con passione e moncler outlet bravura nei ritagli di tempo che gli lasciva la sua professione.

Mancini stato un grande portiere, uno dei migliori degli anni in cui ha giocato. A Foggia con Zeman ha costruito la sua storia che ha brillato anche a Roma, sponda Lazio, Bari, Napoli, Pisa, Sambenedettese, Teramo, Salernitana, Martina e Trani.

Quando ripenso a Franco e alla sua morte improvvisa, provo sempre sentimenti contrastanti. Di grande gioia e di grande scoramento. La gioia si appalesa quando ripenso ai tanti momenti felici che mi ha fatto vivere, alla spensieratezza di quegli anni belli e indimenticabili di Zemanlandia di cui era uno dei protagonisti principali. Lo scoramento si accompagna sempre ad alcune domande che l si pone sin dall della sua storia sulla Terra. Domande che, come scrive Carlo Rovelli, ci lasciano sempre senza fiato.

Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondit pi minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura moncler outlet trebaseleghe del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con piumini moncler l di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato.

diAndrea Maietti, Athos Davide, per et potrei essere tuo outlet moncler nonno, dunque padre di tuo padre Silvio, da me ribattezzato Mini, fin dalla sua prima apparizione all TMosteria della Dossenina di Lodi. E TM domenica 15 Marzo 2015, ed derby tra il Fanfulla e il Cavenago (campionato di cosiddetta Eccellenza). Per l TMoccasione ritorno all TMosteria, perch Cavenago il mio natio borgo selvaggio, e perch ho saputo che puntero del Fanfulla sar oggi Davide Della Giovanna, 17 anni, figlio di Silvio. Mini Silvio, piccolo grande guerriero di tante nostre perdute domeniche in serie D, dal 1987 al 1994 (tu non eri ancora nato): sette anni, 92 gol, infinite emozioni. Mille imprendibili volate sull TMout, conclusioni di piede o di testa saettanti come sumlghe nel cielo d TMestate. E adesso l moncler saldi outlet TMattesa per te, Davide, di cui provo ad immaginare i turbamenti del cuore. Assai simili a quelli di Sandrino Mazzola, quando entr nel catino antico del Filadelfia, dove suo padre Valentino aveva scritto le pagine pi belle del grande Torino. Fanfullini e cavenaghini: vi vedo battervi a tutto campo e a tutto cuore. Essendo pari la generosit, non potr uscirne che un pareggio. Ci vorrebbe uno spunto alla Mini Silvio, mi dico. Eccomi accontentato. E TM il 12 TM e il tuo controllore liscia il rinvio. Ti vedo, Davide, lanciato in contropiede dalla tre quarti, con la velocit di tuo padre. Ti vedo entrare solo in area col portiere del Cavenago tempestivamente uscito a chiuderti lo specchio. Si chiama Valsecchi, il portiere: lo piumini moncler outlet conosco: bravo ed esperto, quattordici anni pi di te, quasi pi padre che fratello maggiore. Non so se ti sibili una provocazione: Inde te v, muchignn?!. Entro nella tua testolina, dove fulminee forse, si arrovellano le intenzioni: lo dribblo, alzo il pallonetto. Sei troppo giovane per provarci. Ti pare ti vedere lo spazio per un rasoterra tra portiere e palo. Sei alla Dossenina, potresti ripetere tuo padre, che alla tua et non aveva ancora esordito. La vista forse ti si appanna: il destro che avevi pensato forte e angolato ti si ammoscia in un sospiro centrale che il vecchio Valsecchi abbraccia con un moncler saldi ghigno. La Dossenina ricaccia in gola l TMurlo per un gol che avrebbe scosso Cinzia e Mustaf, i due leoni accucciati sotto le colonne del protiro del duomo. Le gambe ti tremavano prima: adesso sono pezzi di legno che vorrebbero affondare nelle zolle riarse del campo. I vecchi avventori dell TMosteria scuotono la testa e affettuosamente sorridono. Dalla vita hanno imparato molto. Soprattutto ad aspettare. Il vecchio Manra, un dio della categoria, mi liber verso il gol con un TMarguta rovesciatina oltre i difensori: arrivai libero come un TMallodola al limite dell TMarea di porta. Pi che una bozza del terreno infame fu l TMemozione: il moncler outlet online shop mio destro trepido disegn una svirgolata che and ad accucciarsi spernacchiandomi contro la rete di recinzione. Restai inginocchiato a testa bassa, finch non sentii la mano di Manra sulla spalla: Di, che vncium istss!. Digitando su You Tube Fanfulla Nuorese 1 1, si pu ammirare un gol di Mini Silvio, degno dei poeti massimi del gol.

Il Ghislieri ha perso, l TMInter ha perso e anch TMio non mi sento molto bene.

Il giorno dopo la sconfitta l TMespiazione definitiva arriva dai Peanuts, puntuali in ogni occasione.

Adoro l TModore di esonero al mattino.

Se c TM per qualcosa che odio con tutto me stesso e che considero l TMatto di crudelt supremo nel mondo calcistico l TMintervista post partita: ingestibile quando si vince perch costringe ad arroccarsi in banalit preconfezionate mentre si vorrebbe solo sfoderare una t shirt con su scritto, in rosso ed oro, vi abbiamo purgato ancora ; irritante in caso di sconfitta, perch le peggiori imprecazioni e maledizioni contro l TMavversario, l TMarbitro, il tempo, l TMerba, il pallone, le porte, l TMoroscopo, la cabala, le tasse, Berlusconi e Renzi vanno soffocate da qualche complimento striminzito rivolto ai propri giocatori e agli avversari.

Si portati a comprendere, in certe situazioni, il modus operandi dell TMallenatore lagnoso tipo, che per pura comodit chiamer Walter M..

Nella sconfitta per 0 2 subita contro il collegio Valla le recriminazioni non sarebbero neppure totalmente ingiustificate. In primis, le assenze: il nostro numero 10, Francesco, ha momentaneamente tradito le risaie pavesi con i lidi pescaresi (chiamatelo scemo, direte voi), mentre il coriaceo Fabbrizzio ha preferito il battesimo alcolico di San Patrizio in Irlanda alla benedizione di San Pio V Ghislieri. Dall TMOltremanica per abbiamo abbracciato un rientrante Junior, esperto centravanti e laureando in Filosofia, che, come il soprannome non suggerirebbe, ha comodamente pareggiato in stazza la mancanza degli altri due.

Come se non bastasse la sorte avversa ci ha regalato l TMinfortunio di moncler outlet serravalle Jimmy Ghione a 24 ore dal match. moncleroutlet-i In forse fino all TMultimo, gli stato preferito inizialmente Picone, risposta sicula al prototipo del calciatore tronista (lo sciupa femmine con meno di 30 minuti d TMautonomia ma un tavolo sempre pronto nel priv delle peggiori discoteche): esempio di giocatore posizionale ma riadattato per l TMoccasione a uomo di fascia, ha regalato 35 minuti di riposo a Jimmy piumini moncler saldi dannandosi moncler bambino saldi l TManima con corsa e buona volont prima d TMuscire chiedendo l TMestrema unzione.

Quindi, i goal: con una formazione riadattata, votata al contenimento, ma attenta e capace di pungere in ripartenza, solo una disattenzione da calcio d TMangolo ed un pallonetto tanto bello quanto fortunoso potevano portarci al riposo con un doppio svantaggio.

Infine, la sfiga: poco prima dell TMintervallo la maledetta traversa ha vanificato un TMottima incursione di Tu, studente di Fisica neo arrivato direttamente da qualche fabbrica bergamasca e forgiato su uno stampo pi che discreto di Lionel Messi. La sua palombella avrebbe riaperto la partita e ci avrebbe dato energie aggiuntive nella ripresa, invece recuperare, tra perdite di tempo ed una frustrazione montante, stato impossibile.

Forse allora giusto il metodo di Walter M.: spingere a fondo sul pedale dello scaricabarile fin quando fa male, fin quando ce n TM, piumini moncler scontatissimi nella peggiore delle ipotesi godersi un esonero dorato offrendo la propria verit a qualche testata giornalistica giapponese (siamo proprio orfani degli sgub di Aldo Biscardi se le notizie di prima mano ora ci giungono dal Sol Levante); dovremmo amare di pi il carrozzone mediatico con i suoi intervistatori, mettere in secondo piano i giocatori, la loro passione ed il loro divertimento per far posto al sogno ultimo: fare polemica su Sky con Massimo Mauro.

No, preferisco che la Mazzarrite Acuta infetti qualcun altro. Qualche malpensante, leggendo la rubrica, potr aver pensato che il contributo del buon Picone sia stato poco sufficiente: niente di pi sbagliato. Jimmy Ghione ha fatto tesoro del riposo aggiuntivo ed insieme a Tu e Rosa (un altro componente della squadra maschile a dispetto del nome) hanno vinto la corsa campestre a squadre intercollegiale. Ottimo secondo posto anche per le ragazze (con annesso primo posto assoluto individuale): i benpensanti sono certi che anche in questo caso Picone abbia dato il suo contributo.

Dice: la squadra perde, sei il presidente, caccia l TMallenatore. Fra i motivi per cui non esonero Briganti nonostante la sconfitta contro il Valla (o era il Volta? tutto si perde nell TMindistinto, in un misto fatale di snobismo ed Alzheimer) metto al primo posto l TMevenienza che dei personaggi dei Peanuts quello che meno sopporto proprio la saputissima moncler outlet Lucy. Costei convinta che la colpa delle sconfitte sia dell TMallenatore e non, poniamo, del fatto che nella sua squadra di baseball giochi un celebre bracchetto e in quella di football americano tale Woodstock, il quale trattandosi di un canarino si trova in gravi difficolt ogniqualvolta ci sia da calciare una palla ovale grande ventisei volte lui. Abitualmente la colpisce con una pedata tremenda ed essa resta ferma, imperturbabile. Fra le colpe di Lucy non va sottovalutata quella di incitare Charlie Brown al calcio piazzato, quando non tocca a Woodstock, sempre poi sottraendogli proditoriamente la palla ovale onde causarne il liscio e il volo con atterraggio di schiena sulla torba e danni al midollo spinale che solo un Fabio Caressa sarebbe in grado di diagnosticare a occhio, in diretta. In secondo luogo Briganti allena gratis: quindi perch esonerarlo? Senza contare che pur demansionato continuerebbe comunque a venire a vedere le prossime partite occupando nondimeno un posto in automobile; senza contare che a partita in corso mi manda gli aggiornamenti sul punteggio stante i miei pressanti impegni che quest TManno ancora non mi hanno consentito di presenziare se non in spirito e stante la mia incapacit di scaricare la app Live Intercollegiale fatt TMapposta per il torneo in questione; e che a partita finita si scrive pure da solo il pezzo di commento, sicuramente memore delle gesta di quel Vittorio Pozzo che allen l TMItalia dal 1929 al 1948 vincendo due Mondiali, un TMOlimpiade e due Coppe Internazionali, e nel frattempo fu corrispondente calcistico e autorevole commentatore tecnico per La Stampa. La societ ha fiducia nella sua capacit di prendere esempio anche quanto a successi sportivi. Infine esonerare Briganti significherebbe dover dirottare uno qualsiasi dei calciatori a dare istruzioni in panchina aggravando la grave penuria di risorse umane dalla quale siamo afflitti, tanto che l TMaltra volta abbiamo ottemperato al tradizionale non scritto di fornire un guardalinee alla terna mettendo la bandierina in mano a una ragazza e dandole per unica istruzione: La bandierina gialla e rossa come noi, quindi agitala per fare il tifo.